22 marzo 2012

Ci ho messo una pezza anche io


Finalmente la mia pezza è stata consegnata e inizierà il suo viaggio per L'Aquila.
Alla fine sono molto soddisfatta. Ho realizzato un fiore tipo crisantemo con dei petali sottili e un po' ricurvi che ricordano un sole. Poi avevo un bellissimo filo azzurro: è nato un fiorellino dallo schema di un quadrifoglio. Infine un bel rosa malva per un secondo fiore a cinque petali, facile facile.
Ho utilizzato tutti avanzi, ecco perchè il fiore-sole è bicolore e lo sfondo ha due tipi di azzurro per il cielo.
Ora non mi resta che andare a L'Aquila il 6 Aprile prossimo e cercarle tra le tante.

17 marzo 2012

Fiori per L'Aquila

Questi sono i primi fiori che ho realizzato per il progetto Mettiamoci una Pezza, l'azione di urban knitting promossa dall'associazione Animammersa per tenere viva l'attenzione su L'Aquila dopo il terremoto.

Lavorare insieme ad altre persone che condividono la mia stessa passione, l'impegno di ognuna di loro, di noi, il piacere di spiegare a chi veniva a chiedere come si fa. E' stata una delle giornate più piacevoli che abbia mai trascorso ultimamente, naturalmente per la compagnia e per la fantastica merenda abbruzzese. Una giornata di sole e uncinetto: cosa vuoi di più?
Tornata a casa, poi, ho continuato, o meglio, aggiustato la pezza vera e propria. Il risultato è questo, provvisoriamente

Devo dire che adoro il punto gambero come rifinitura...
La pezza era un poco imperfetta su un lato e in generale sembrava incompleta, le mancava qualcosa che non sapevo specificare. Un po' frustrata, ho iniziato a rifinire i bordi con il punto gambero e... ho praticamente inquadrato una scena! L'effetto è davvero carino e ora non resta che disegnarci dentro un fiore, un sole e una farfalla colorata.
L'Aquila: sto arrivando...

P.s.
Naturalmente Birba è qui con me... sopra di me. Sembra gelosa del pc, appena lo accendo lei ci passeggia sopra per un po' e poi, una volta sfinita da cotanto esercizio, si stende tra me e la tastiera, avviando delle sonore fusa. Sempre meglio di quando smangiucchia il filo mentre sto uncinettando...

12 marzo 2012

Avviare il lavoro

Inizio il primo post proprio dopo aver partecipato ad un incontro con altri appassionati di maglia e uncinetto: tutti insieme a far pezze e fiori per L'Aquila. Chi è nel tunnel dello sferruzzamento da un po', sa che  mi riferisco a Mettiamoci una pezza!, una bella iniziativa per non lasciare soli gli aquilani dopo il terremoto di tre anni fa...

Ho ripreso l'uncinetto dopo tanto tempo: avevo imparato durante i primi anni di università, incuriosita dal vedere mia madre sulla poltrona di casa, la sera, mentre creava coperte con un'espressione concentrata e buffa. Ho scoperto qualcosa che ha come l'effetto di una droga: anche se sono fuori casa, con amici o al lavoro, penso continuamente a quando tornerò e riprenderò il filo del lavoro.
Sono di natura poco precisa e frettolosa, il che è una pessima premessa per lavorare con l'uncinetto. Quindi, ho trovato la cura che ci voleva! Avviare un lavoro non è facile all'inizio, anche tenere in mano il filo e l'uncinetto nell'altra sembra impossibile, ma poi trovi il modo giusto per tirarlo tra le dita, quel tanto che basta per trovarsi comodi e costruire una catenella sull'altra. Così ho ripreso, disordinatamente - ma neanche troppo - ho chiuso gomitoli, lane, uncinetti e ferri in una scatola; ho cercato su Google schemi, idee, blogger bravissime. Ho iniziato diversi lavori: uno scialle, uno scaldacollo, un sottobicchiere tondo, amigurumi.

La mia gatta si è dimostrata subito felicissima di vedermi all'opera tra gomitoli e uncinetti. I piccoli pupazzetti che ho realizzato appena è tornato l'impeto creativo sono le sue vittime preferite...
Un giorno, al ritorno dal lavoro, ho notato che Papero era scomparso dalla scrivania dove lo avevo lasciato. Non era difficile capire chi fosse stato l'artefice del rapimento... Birba!